domenica 19 marzo 2017
Akani Simbine 9.92 battles Thando Roto 9.95 in 100m at AGN Championships
venerdì 10 marzo 2017
Al via il contest fotografico Gareggia con il Campione 2017 per vivere tre importanti appuntamenti agonistici con grandi atleti
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mercoledì 8 marzo 2017
TUTTI IN FORMA A CARTOOMICS 2017 CON IL FULL METAL FITNESS FIRMATO 20HOURS CLUB!
Una prima esperienza estremamente positiva quella vissuta lo scorso weekend da 20Hours Club presso Cartoomics 2017, la più grande fiera del nord Italia sul mondo dei fumetti, dei video games e molto altro organizzata a Fiera Milano Rho. Sono stati moltissimi infatti i visitatori che sono passati a salutare lo staff di 20Hours Club e che si sono fermati allo stand dedicato per assistere alle dimostrazioni di Full Metal Fitnessorganizzate dalla catena di palestre per promuovere la nuova emozionante avventura cinematografica del mitico gorilla
Lo staff di 20Hours Club, entusiasta di intraprendere questa nuova collaborazione che lega in un’accoppiata inedita e vincente fitness e cinema, si è reso disponibile per tutti i tre giorni della kermesse dedicata al fumetto ad intrattenere e coinvolgere i numerosi visitatori con adrenaliniche dimostrazioni e lezioni di Full Metal Fitness, svoltesi all’ombra della gigantesca mano del gorilla King Kong che si ergeva imponente all’interno dello stand brandizzato 20Hours Club e che ha fatto da sfondo alle moltissime foto realizzate dai visitatori della fiera. Ancora una volta 20 Hours Club ha dimostrato che il fitness è divertente, coinvolgente e alla portata di tutti. Se anche voi siete pronti a vivere nuove avventure e non volete farvi trovare impreparati venite nelle sedi di 20Hours Club a provare la disciplina del Full Metal Fitness: 30 esplosivi minuti di allenamento di gruppo, a circuito, per chi ha poco tempo e vuole fare un allenamento totale.
Cardio e forza nello stesso momento, a ritmi elevati per una disciplina che prende in prestito dall’allenamento funzionale i suoi principali esercizi, svolti prevalentemente a corpo libero o con l’ausilio di piccoli attrezzi quali kettlebell, box-jump, trx, palle mediche, sandbag.
20Hours, con le sue 40 palestre localizzate soprattutto sul territorio lombardo e forte dei suoi 20 anni di esperienza e passione nel settore fitness, è da sempre una realtà consolidata nella provincia milanese e con il nuovo anno punta a rafforzare la sua leadership facendo vivere ai clienti una fitness customer experience a 360°:costante interazione con il cliente, cordialità e attenzione al servizio e al benessere psico-fisico, attrezzature all’avanguardia e una vastissima proposta di corsi.
domenica 5 marzo 2017
Fabrizio Donato è d'argento: A 40 anni stupisce tutti
Fabrizio
Donato non smette più di stupire. A Belgrado, il capitano della
Nazionale, bronzo ai Giochi di Londra 2012 e 40 anni compiuti ad
agosto, si è presentato al via per la quinta volta in carriera
nella finale di un campionato europeo indoor, in cui ha vinto l'oro
nel 2009 e l'argento nel 2011. L'azzurro dopo una gara sul filo dei
centimetri ha conquistato nel salto triplo uno strepitoso argento
con la misura di m. 17,13 (Record del mondo M40) arrendendosi solo
al portoghese Evora arrivato 7 centimetri più avanti.
FONTE: atleticanotizie
Europei indoor Belgrado 17: Tutti i risultati della seconda giornata
La seconda giornata dei Campionati Europei Indoor di atletica leggera andata in scena a Belgrado ieri, ha regalato molto spettacolo ma meno soddisfazioni per gli azzurri. Cominciamo dalla gara più veloce, i 60 metri maschili, dove il favorito Richard Kilty, campione mondiale 2014 ed europeo in carica, rispetta il pronostico e va a vincere in 6.54 davanti al serbo Jan Volko (6.58) e allo svedese Austin Hamilton (6.63). Male Michael Tumi: brillante al primo turno, l’italiano esce amaramente nelle semifinali con un altissimo 6.72 nella sua batteria.
Oro Repubblica Ceca nei 400 metri maschili grazie a Pavel Maslak, che in 45”77 fa suo il terzo oro continentale indoor battendo il polacco Rafal Omelko (46”06) e l’olandese Limarvin Bonevacia (46”26). Tra le donne, invece, è la Francia a festeggiare grazie alla prestazione di Floria Guei, che realizza il primato personale in 51”90 e si tiene dietro la ceca Zuzana Hejnova e la polacca Justyna Swiety, bronzo. Nei 1500 metri vince il favorito polacco Marcin Lewandowski, imponendosi in 3:44.83 sullo svedese Kalle Berglund (3:45.56) e sul ceco Filip Sasinek (3:45.89). Ottavo l’azzurro Yassin Bouih (3:47.95). Nella stessa gara, ma al femminile, realizza la doppietta la britannica Laura Muir, che dopo aver portato a casa l’oro dei 3000 vince anche nella mezza distanza in 4:02.39, nuovo record dei campionati.
La Polonia si aggiudica un secondo oro dal getto del peso grazie al ventenne Konrad Bukowiecki, che fa volare l’attrezzo fino ai 21.97 metri, beffando il ceco Tomas Stanek (21.43) e soprattutto il tedesco David Storl, grande favorito della gara, ma arrivato solo al bronzo con il lancio a 21.30. Non riesce ad agguantare l’ennesimo oro Ruuth Beitia: la spagnola, campionessa olimpica, deve accontentarsi dell’argento nella gara del salto in alto vinta dalla lituana Airine Palsyte con la misura di 2.01. Terza l’ucraina Yuliya Levchenko. Nel salto con l’asta femminile vince la medaglia d’oro la campionessa olimpica Ekaterini Stefanidi (4.85 saltato al primo tentativo); argento per la tedesca Lisa Ryzih (4.75), bronzo per la svedese Angelica Bengtsson e per l’ucraina Maryna Kylypko (4.55).
Dal salto in lungo maschile arriva lo storico oro dell’Albania grazie a Izmir Smajlaj, che arriva a saltare fino agli 8.08 metri, misura che vale ovviamente il nuovo record nazionale per il piccolo Paese balcanico. Argento per lo svedese Michel Tornéus, anch’egli a 8.08, ma con una seconda misura peggiore del primo classificato. Bronzo per l’ucraino Serhiy Nykyforov, capace di raggiungere gli 8.18 metri in qualificazione (sarebbero valsi l’oro), ma fermatosi in finale a 8.07. Filippo Randazzo, non ce l'ha fatta, unico dei tre azzurri in grado di approdare in finale nella gara da noi più attesa, il ventenne si piazza al settimo posto saltando uno scialbo 7.77 metri. Salto triplo femminile: oro Germania con Kristin Gierisch (14.37), argento Patricia Mamona (14.32), bronzo Paraskevi Papahristou (14.24).
Buone cose dall’ Italia con Silvano Chesani, primo nelle qualificazioni del salto in alto con tutte le misure riuscite al primo tentativo. Eliminato Christian Falocchi, che commette tre nulli a 2.25. Out Laura Strati nel salto in lungo: con 6.49 è la prima delle escluse (nona posizione) in una gara dominata dalla serba Ivana Spanovic, l’idolo di casa, che coglie il record mondiale stagionale a 7.03.
Oro Repubblica Ceca nei 400 metri maschili grazie a Pavel Maslak, che in 45”77 fa suo il terzo oro continentale indoor battendo il polacco Rafal Omelko (46”06) e l’olandese Limarvin Bonevacia (46”26). Tra le donne, invece, è la Francia a festeggiare grazie alla prestazione di Floria Guei, che realizza il primato personale in 51”90 e si tiene dietro la ceca Zuzana Hejnova e la polacca Justyna Swiety, bronzo. Nei 1500 metri vince il favorito polacco Marcin Lewandowski, imponendosi in 3:44.83 sullo svedese Kalle Berglund (3:45.56) e sul ceco Filip Sasinek (3:45.89). Ottavo l’azzurro Yassin Bouih (3:47.95). Nella stessa gara, ma al femminile, realizza la doppietta la britannica Laura Muir, che dopo aver portato a casa l’oro dei 3000 vince anche nella mezza distanza in 4:02.39, nuovo record dei campionati.
La Polonia si aggiudica un secondo oro dal getto del peso grazie al ventenne Konrad Bukowiecki, che fa volare l’attrezzo fino ai 21.97 metri, beffando il ceco Tomas Stanek (21.43) e soprattutto il tedesco David Storl, grande favorito della gara, ma arrivato solo al bronzo con il lancio a 21.30. Non riesce ad agguantare l’ennesimo oro Ruuth Beitia: la spagnola, campionessa olimpica, deve accontentarsi dell’argento nella gara del salto in alto vinta dalla lituana Airine Palsyte con la misura di 2.01. Terza l’ucraina Yuliya Levchenko. Nel salto con l’asta femminile vince la medaglia d’oro la campionessa olimpica Ekaterini Stefanidi (4.85 saltato al primo tentativo); argento per la tedesca Lisa Ryzih (4.75), bronzo per la svedese Angelica Bengtsson e per l’ucraina Maryna Kylypko (4.55).
Dal salto in lungo maschile arriva lo storico oro dell’Albania grazie a Izmir Smajlaj, che arriva a saltare fino agli 8.08 metri, misura che vale ovviamente il nuovo record nazionale per il piccolo Paese balcanico. Argento per lo svedese Michel Tornéus, anch’egli a 8.08, ma con una seconda misura peggiore del primo classificato. Bronzo per l’ucraino Serhiy Nykyforov, capace di raggiungere gli 8.18 metri in qualificazione (sarebbero valsi l’oro), ma fermatosi in finale a 8.07. Filippo Randazzo, non ce l'ha fatta, unico dei tre azzurri in grado di approdare in finale nella gara da noi più attesa, il ventenne si piazza al settimo posto saltando uno scialbo 7.77 metri. Salto triplo femminile: oro Germania con Kristin Gierisch (14.37), argento Patricia Mamona (14.32), bronzo Paraskevi Papahristou (14.24).
Buone cose dall’ Italia con Silvano Chesani, primo nelle qualificazioni del salto in alto con tutte le misure riuscite al primo tentativo. Eliminato Christian Falocchi, che commette tre nulli a 2.25. Out Laura Strati nel salto in lungo: con 6.49 è la prima delle escluse (nona posizione) in una gara dominata dalla serba Ivana Spanovic, l’idolo di casa, che coglie il record mondiale stagionale a 7.03.
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