giovedì 6 agosto 2015

Atletica, doping: anche sei italiani nelle liste dei sospetti

L'inchiesta del Sunday Times e della tedesca Ard scuote il mondo dell'atletica: dalle tabelle emerge che i Mondiali di Helsinki 2005 e la specialità dei 1500 sono quelli con il maggior numero di medagliati con valori sospetti. La Russia, con 30 casi, è in testa alla classifica degli atleti con il maggior numero di test “anomali
Le rivelazioni di Sunday Times e dell’emittente tedesca Ard/Wrd su un impressionante numero di casi sospetti di doping nell’atletica leggera - 12.000 test del sangue effettuati da 5.000
atleti dal 2001 al 2012 mostrano valori “altamente anomali” - stanno provocando le prime reazioni. Il Cio, attraverso il presidente Thomas Bach, annuncia la tolleranza zero “se le accuse di doping diffuso nell’atletica saranno provate”. Il britannico Sebastian Coe, grande favorito per la presidenza della Iaaf – la federazione internazionale dell’atletica – alle elezioni del 19 agosto, invita il governo attuale della stessa Iaaf “a prendere molto sul serio questo materiale e a dare le risposte che il mondo si chiede”. La Iaaf, dopo una prima difesa d’ufficio, sta invece pensando ad affidarsi ai legali “perché il database è stato ottenuto senza permesso” e, quindi, in modo non legale.
1500 IN TESTA — L’analisi dettagliata delle tabelle è un altro aspetto interessante dell’inchiesta. Quella riguardante le prove di fondo e resistenza con il numero più elevato di atleti medagliati con valori sospetti vede in testa i 1.500 m con 29 casi. Seconda è la 20 km di marcia con 28. Al terzo posto gli 800 con 16. Seguono 5.000, 3mila siepi e 10.000 (15), la 50 km di marcia (13), eptathlon/decathlon (9) e maratona (6).
HELSINKI 2005 — Nella classifica degli eventi con il maggior numero di atleti medagliati sospetti, il primato appartiene ai mondiali di Helsinki 2005 con 21 casi. Seguono i mondiali di Osaka del 2007 (20), l’Olimpiade di Pechino del 2008 (19), Atene 2004 e le rassegne iridate di Edmonton 2001-Daegu 2011 (16), i mondiali di Berlino 2009 e quelli di Saint-Denis 2003 (14).

NAZIONI — La Russia, con 30 casi, è in testa alla classifica degli atleti con il maggior numero di test “anomali”. Seguono Ucraina (28), Turchia (27), Grecia (26), Marocco (24), Bulgaria (22), Bahrain (20), Bielorussia (19), Slovenia (16), Romania e Uganda (13). L’Italia è fuori dalla Top ten: è al 28° posto con 6 casi, insieme con Germania, Lituania, Belgio e Messico. Cina, Usa e Francia vengono dopo di noi, con 5 casi. La Gran Bretagna è a quota 4. In totale, appaiono in classifica ben 55 Paesi: un quarto del mondo puzza di doping.

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