Tokyo, 22 settembre 2025 – Caio Bonfim ha vinto due medaglie ai Campionati del Mondo di marcia. Ma il suo terzo trofeo, forse il più simbolico, lo ha ritrovato al terzo chilometro di gara: la fede nuziale, persa durante la 20 km che lo ha incoronato campione del mondo con un tempo di 1:18:35.
Il brasiliano, già argento nella 35 km una settimana prima, stava per rientrare in patria quando gli organizzatori lo hanno informato che qualcuno aveva ritrovato l’anello lungo il percorso e lo aveva consegnato. Il gesto finale è da film: prima di salire sull’aereo, un membro dello staff si è presentato in hotel con l’anello avvolto in un origami. Un ritorno alla normalità che sa di poesia, dopo la fatica e la gloria.
Durante la cerimonia di apertura delle Olimpiadi di Parigi 2024, il campione paralimpico italiano aveva perso la sua fede nuziale… nella Senna. Nessun ritrovamento, ma una soluzione creativa: Tamberi ha “ricomprato” l’anello e lo ha fissato al dito con del nastro adesivo, immortalando il tutto sui suoi canali social. Un gesto che ha fatto il giro del web, tra ironia e affetto.
📌 Due storie, due simboli, due modi di vivere l’amore e lo sport. Bonfim ha ritrovato ciò che sembrava perduto, Tamberi ha reinventato ciò che era svanito. Entrambi hanno trasformato un dettaglio personale in un racconto universale, dove la marcia e il salto si incontrano nel segno della fede – quella nuziale, ma anche quella nella vita e nello sport.
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