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martedì 22 aprile 2014

Maratona di Boston, quest'anno a trionfare è stato lo sport

 Si è corsa ieri  l’edizione numero 118 della maratona più vecchia degli Stati uniti a Boston ad un anno dai gravi fatti di cronaca che colpirono questa manifestazione il 15 aprile del 2013. Una volta tanto a vincere è stata l’atletica e soprattutto i 36.000 partecipanti che sisono presentati al via addirittura in 9.000 in più rispetto all’anno scorso onorando nel migliore dei modi il ricordo delle vittime dell’attentato.
La maratona maschile è stata vinta da Meb Keflezighi, che ha tagliato per primo il traguardo in 2 ore 8 minuti e 37 secondi. Keflezighi, arrivato negli Stati Uniti molto tempo fa in fuga dall’Eritrea sconvolta dalla guerra, è il primo americano a vincere la maratona di Boston dal 1983 ed indossava una pettorina con i nomi delle tre persone uccise nell’attentato e il nome di un ufficiale di polizia probabilmente ucciso da uno degli attentatori all’Mit nei giorni successivi. Le vittime dell’attentato alla maratona di Boston dello scorso anno sono il bambino di 8 anni Martin Richard, la 29enne Krystle Campbell e la 23enne Lingzi Lu.
Tra le donne, invece, si è imposta per il secondo anno consecutivo (e per la terza volta in carriera) la kenyana Rita Jeptoo, che ha preceduto l’etiope Buzunesh Deba con il tempo di 2 ore 19 minuti e 59 secondi.
Il Team di AN


venerdì 18 aprile 2014

Gelindo Bordin alla Maratona di Boston del 21 Aprile

La gara dell 21 Aprile sarà la 118ª edizione della maratona più antica del mondo, una delle più prestigiose. Per i top runner vincere a Boston vale una carriera, per gli amatori, portarla a termine è una pietra miliare. I dati e le curiosità non mancano quando una corsa ha una storia così lunga: saranno 250 gli italiani al via e fra loro anche Gelindo Bordin .Il nostro campione, oggi 55enne, è anche l’ultimo europeo nell’albo d’oro, dopo di lui tanta Africa (23 volte Kenia, 3 Etiopia) e una sorpresa della Corea del Sud nel 2001. Il campione intervistato dall’ansa sui fatti drammatici dell’anno scorso commenta: «Purtroppo l’ho saputo dalla televisione. Il primo sentimento che c’è in me è di tristezza, perchè a quella città, a quella maratona sono affezionato. L’ho vinta nel 1990 ma la mia prima corsa l’ho fatta due anni prima: in quell’occasione arrivai nei primi posti e mi imposi di tornare a Boston per vincerla. Ci sono riuscito e poi nel 2010 ho corso anche un’altra maratona. Ho ricordi bellissimi, anche perchè sono stato a Boston ospite per tanti anni. È una corsa a cui sono particolarmente legato e oggi provo tanta tristezza perchè non capisco chi possa aver fatto una cosa del genere. Ricordo la grande cultura della città, il sogno che ogni atleta che corre quella gara si porta in petto: 100 anni di storia non ci creano dal nulla, quella è la culla della maratona».
E’ la maratona delle regole, che limitano la partecipazione agli atleti che hanno un passo ritenuto adeguato rientrando nella fascia di età “18-34”, con un tempo di presentazione non superiore alle 3 ore e 5 minuti, realizzato nell’ultimo anno e mezzo dagli 80 anni in su, non oltre le 4 ore e 55 che, vista l’età, non è cosa semplice. Per partecipare bisogna sudarsela, insomma, altrimenti costa un po’ di più e bisogna sperare che ci sia posto. Come in quasi tutte le altre, per iscriverti devi aver compiuto 18 anni e così per molti bambini e adolescenti diventa la gara dei sogni, quella che vorrai fare da grande, soprattutto se sei di Boston.
Divenuta tristemente famosa l’anno scorso, quando una coppia di delinquenti, Dzhokhar Tsarnaev, ora detenuto in un carcere di massima sicurezza, aveva organizzato l’attentato insieme al fratello Tamerlan, rimasto ucciso nella sparatoria durante la caccia all’uomo scatenatasi dopo lo scoppio delle bombe scatenarono  l’inferno. L’America tuttavia ha risposto nella maniera giusta, infatti, al prossimo start i partecipanti saranno 36 mila, circa 9 mila in più del 2013. Quasi tutti i 5264 che lo scorso anno non conclusero la gara a causa dell’attentato, saranno al via, per dimostrare che lo sport trionfa sempre.
La redazione
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