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lunedì 23 febbraio 2015

Conclusi gli assoluti indoor, brilla nel lungo Marcell Lamont Jacobs 8,03


La seconda e conclusiva giornata dei Campionati Italiani Assoluti indoor a Padova è stata caratterizzata dalla bella prestazione ottenuta nelle qualificazioni del salto in lungo da parte di Marcell Lamont Jacobs (Fiamme Oro Padova), che nonostante il suo 8,03 che gli è valso la settima prestazione europea dell’anno e quinta italiana di sempre al coperto, non ha potuto prendere parte alla finale per un malanno subito proprio nella mattinata. Il titolo tricolore è andato così al pur talentuoso Emanuele Catania, 7,72 per il finanziere.
Il titolo nell’alto maschile, orfano del primatista italiano Marco Fassinotti, è andato ad un pimpante Silvano Chesani (Fiamme Oro) con 2,29. I 60 metri hanno incoronato Delmas Obou (Fiamme Gialle) in 6.66 e Audrey Alloh (Fiamme Azzurre), 7.34, in entrambi i casi migliore prestazione nazionale 2015. Nel peso maschile Daniele Secci con 19,56, arriva al primato personale che gli vale l’ ingresso nella top ten all time nazionale di specialità.
I 3000 metri donne rappresentano l’autentica sorpresa della giornata. Infatti Federica Del Buono (Forestale) cede il passo – e la maglia tricolore – a Giulia Viola (Fiamme Gialle), vincitrice con il personale abbassato a 8:56.23 (per lei doppietta dopo il successo nei 1500 di sabato); 9:01.19 per la Del Buono, crono che vale la miglior prestazione italiana promesse, al limite dei 23 anni).
Ancora il lungo in evidenza questa volta al femminile. Laura Strati (Atletica Vicentina), si migliora con 6,53, in una serie contraddistinta da altri tre salti oltre i 6,40. Matteo Galvan (Fiamme Gialle) è autoritario nei 400 metri, vinti con un buon 46.80, nonostante il contatto con il compagno di club Michele Tricca al termine del primo giro. Nell’omologa prova al femminile, si impone Chiara Bazzoni (Esercito) con 53,51. Doppietta negli 800 metri, dopo la vittoria nei 1500 di sabato, per Bussotti Neves (Atletica Livorno, 1:50.68); tra le donne, la spunta Elisa Cusma (Esercito), in 2:08.43. 

martedì 8 luglio 2014

Libania Grenot a Padova stabilisce il primato stagionale nei 400 metri con 51"08

Domenica a Padova un'edizione XXVIII del  Meeting Città di Padova all'insegna dell'atletica al femminile. Infatti  Libania Grenot (Fiamme Gialle) si è presa la copertina del meeting  vincendo la gara dei 400 metri con il personale stagionale di   51.08  guadagnando anche la leadership europea. Una pimpante Grenot si è aggiudicata la competizione  con grande autorità, con oltre otto decimi di vantaggio sulla tedesca Esther Cremer (51.92).  Nella gara maschile 46.41 e sesto posto per Matteo Galvan (Fiamme Gialle) che non migliora il 46.28 corso a Braunschweig in Coppa Europa. Vince lo statunitense Michael Berry in 45.70.
In apertura di riunione primato mondiale paralimpico di Assunta Legnante. La campionessa paralimpica di Londra, in gara con la maglia dell'Enterprise Sport&Service, lancia 17,32 in una gara premiata anche dal primato stagionale di Chiara Rosa (Fiamme Azzurre). La patavina bronzo europeo al terzo lancio ottiene la misura di 18,49, tornando a misure che non frequentava da due anni e portandosi fra le prime otto europee del 2014.
Sui 400 ostacoli Yadisleidy Pedroso (Aeronautica) chiude  terza, con 55.70, molto vicino al primato stagionale di 55.42 siglato  a Nancy  dieci giorni fa. Nella stessa gara è quinta Francesca Doveri (Esercito) in 58.21.   Giordano Benedetti negli 800 è terzo con 1:46.22 dietro all'australiano Jeffrey Risely (1:45.81) e al kenyano Sammy Kibet Kirongo (1:46.22). Il crono finale è invece una beffa per il ventenne Emilio Perco (Ana Atletica Feltre): 1:47.82, a due centesimi dallo standar EAA per gli Europei di Zurigo.
Nei 100 metri al femminile paga dazio l'attesissima Carmelita Jeter che è seconda in 11.57 (-0.8) dietro all'ucraina Hrystina Stuy a 11.56. NElla gara paralimpica, 14.54 per Arjola Dedaj davanti a Martina Caironi (Fiamme Gialle, 15.49).Stessa misura, 13,39, per Ottavia Cestonaro (Forestale) e Daryia Derkach (Aeronautica) nel salto triplo vinto dalla russa Irina Gumenyuk con 14,35 (+1.7). Cestonaro, in partenza per la rassegna mondiale Junior dove si presenta da campionessa europea under20 in carica, ottiene la misura all'ultimo salto con un vento di +1.6 ed è sesta grazie a un altro salto da 13,28 (+0.5). Salta 2,19 Gianmarco Tamberi (Fiamme Gialle), scontrandosi con la misura successiva di 2,23 nella gara vinta dal russo Dmitryi Semenov a quota 2,26.
Primato personale per l'atleta di casa  Giulia Viola (Fiamme Gialle) che nei 3.000 ottiene 9:01.33, senza riuscire però ad agguantare il terzo posto che va a Purity Rionoripo in 9:01.16. Meglio fanno l'altra kenyana Stacy Ndiwa (8:57.65) e l'etiope Feyene Gideto (8:59.49). Patrick Nasti (Fiamme Gialle) finisce un po' in riserva nei 3.000 siepi vinti dal keniano Clement Kimutai in 8:26.73 davanti al connazionale Hillary Kemboi (8:26.92). Il finanziere, 8:28.12 di primato stagionale siglato a giugno a Huelva (Spagna) in occasione della Coppa Campioni per club, chiude nono in 8:34.22.
atl.not.

lunedì 23 giugno 2014

Campionato europeo a squadre, Un'Italia corsara rimane in serie A

Fabrizio Donato
L’Italia torna dalla ex Coppa europa con una salvezza che visto il pessimo esordio di sabato era difficilmente pronosticabile. Nella giornata di ieri gli azzurri sono risaliti dal decimo posto che sanciva la retrocessione ad un confortante settimo posto che peraltro è lo stesso piazzamento dell’anno scorso in Inghilterra.
Nonostante nessuno sia riuscito a portare a casa una vittoria ne tra gli uomini ne tra le donne, una serie di prestazioni di assoluto livello e di piazzamenti hanno consegnato agli azzurri la tanto attesa salvezza. La copertina degli azzurri se la merita in particolare l’80,37 di Norber Bonvecchio nel lancio del giavellotto, quarta prestazione italiana di sempre, con un azzurro nuovamente oltre gli 80 metri dopo nove anni d’attesa, l’ultimo fu Francesco Pignata.
Il migliore in assoluto però è stato l’inossidabile Fabrizio Donato, secondo nel salto triplo con la misura di 16,82. Ma vanno sottolineati anche i terzi posti centrati da Chiara Rosa nel getto del peso (17,92), Giordano Benedetti negli 800 metri (1:46.45) e Giulia Viola nei 5000 metri (personale portato a 15.40.30). La metamorfosi che regala sorrisi è – anche – figlia di una riunione serale, successiva al rovescio della prima giornata, promossa e gestita dai veterani (in testa i capitani Nicola Vizzoni e Chiara Rosa).
Guardando un po’ in casa d’ altri, spiccano il 6,90 della tedesca Malaika Mihambo nel salto in lungo (seconda prestazione mondiale 2014), il 67,42 dell’altro tedesco Robert Harting nel lancio del disco, e l’86,13 di Robert Hoffmann (sempre Germania) nel lancio del giavellotto. L’Europeo per Nazioni va alla Germania, che interrompe un dominio della Russia che durava da tre edizioni (vittorie nel 2010, 2011 e nel 2013).
I tedeschi bissano il successo della prima edizione, avvenuto a Leiria nel 2009. La Russia è seconda, ma staccata di undici punti e mezzo. Sul terzo gradino del podio, la Francia, di due sole lunghezze sulla Polonia. L’Italia è settima, come lo scorso anno a Gateshead, ma visto il risultato della prima giornata, il risultato è tutt’altro che scontato o da sottovalutare. Retrocedono Repubblica Ceca, Olanda e Turchia. L’edizione 2015 è in programma a Cheboks in Russia.
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