Un week end quello appena concluso che ha regalato all’Italia dell’atletica delle belle soddisfazioni in campo internazionale dopo i mondiali indoor che non ci hanno visto protagonisti. La marciatrice Eleonora Giorgi infatti si è piazzata al secondo posto nella 20km del 12° Memorial Albisetti di Lugano (Svizzera), quarto appuntamento dello IAAF Race Walking Challenge 2014. La lombarda delle Fiamme Azzurre ha tagliato il traguardo in 1h27:29, dopo una gara vissuta fianco a fianco della cinese plurimedagliata mondiale Hong Liu che ha avuto la meglio solo nel finale chiudendo in 1h27:25. Per la 24enne allenata dall’ex cinquantista Giovanni Perricelli (bronzo europeo nel 1994 e argento iridato nel 1995) si tratta di un progresso personale di ben 2 minuti e 39 secondi rispetto al personale di 1h29:48 realizzato in occasione del quattordicesimo posto all’Olimpiade di Londra 2012.
Un crono che ne fa la terza italiana all-time al pari di Erica Alfridi, autrice della stessa prestazione il 19 maggio del 2001 a Dudince quando Elisabetta Perrone stabilì l’attuale record nazionale della 20km, 1h27:09. Un tempo a cui oggi la Giorgi può guardare da “appena” 20 secondi di distanza. 17 quelli che, invece, ancora la dividono da Elisa Riguado, seconda di sempre grazie all’1h27:12 del bronzo olimpico a Pechino 2008. Questi, intanto, i passaggi della sua odierna prova sui 20km del tracciato elvetico: 22:23/5km – 44:14/10km – 1h05:55/15km – 1h27:29/20km. Per lei una media calcolata in 4:22/km con l’ultimo 1000 marciato al passo di 4:10. Studentessa di Economia alla Bocconi, l’azzurra dopo un 2013 culminato con il decimo posto ai Mondiali di Mosca, ha intrapreso la nuova stagione impossessandosi, lo scorso 22 febbraio ad Ancona, del primato italiano dei 3000 metri indoor, 11:50.08.
LA REDAZIONE
martedì 18 marzo 2014
lunedì 17 marzo 2014
Bene Silvia Salis nella Coppa Europa di Lanci in Portogallo
Si è conclusa ieri la Coppa Europa Invernale di lanci a Leiria (Portogallo). La prestazione migliore per gli azzurri è arrivata grazie alla martellista Silvia Salis che in questa manifestazione ha già collezionato un secondo (2010) e terzo posto (2009), stavolta resta ai piedi del podio. La genovese delle Fiamme Azzurre, accreditata con un stagionale di 70,48, trova la miglior misura di giornata al quinto ingresso in gabbia, 68,75. Finisce quarta con la polacca Joanna Fiodorow che lancia 72,70 e mette in fila l’ungherese Eva Orban (72,49) e la tedesca Kathrin Klaas (70,99).
Il team assoluto maschile dell’Italia sale sul podio della XIV quota 4423 punti, 21 in meno dell’argento della Bielorussia (4243) con la Russia che conquista il trofeo (4454). In chiave individuale il pesista Daniele Secci si aggiudica il gruppo B con 18,97, primato personale all’aperto (dopo il 19,25 indoor di febbraio) e quarto posto nelle liste italiane alltime della categoria Promesse. Da notare che se il 22enne finanziere romano oggi avesse gareggiato tra gli under 23, avrebbe colto il secondo posto alle spalle del francese Frederic Dagee (19,05). A livello assoluto, invece, affermazione del russo Aleksandr Lesnoy con 21,23 sul portoghese Marco Fortes (21,01). 17,77 la misura del veterano azzurro della specialità Paolo Dal Soglio (Carabinieri) che da qualche tempo segue proprio Secci a livello tecnico, insieme a Valter Rizzi.
Completano la panoramica maschile i risultati dei giavellottisti Norbert Bonvecchio (Atletica Trento), decimo con 74,99, e Antonio Fent (Carabinieri), quarto nel secondo gruppo con 69,71. Successo del lettone Zigismunds Sirmais che all’ultimo turno azzecca la spallata del sorpasso a scapito del tedesco Thomas Röhler battuto 81,60 a 81,17.
UNDER 23 – Anche tra gli under 23 si ripetono i verdetti per team delle classifiche assolute con la Russia leader tra gli uomini (4078 punti) e la Germania (4164) tra le donne. Italia quinta al femminile (3953). Elisa Boaro (Libertas Friul Palmanova) con 48,45 è settima nel disco della tedesca Shanice Craft (64,16), mentre la martellista Francesca Massobrio (CUS Torino) chiude decima (59,17) nella prova vinta dalla polacca Malwina Kopron (69,30). Sesta la formazione maschile dove il pesista Lorenzo Del Gatto (Team Atletica Marche) non va oltre il quindicesimo posto con 15,63, mentre il giavellottista Mauro Fraresso (SILCA Ultralite Vittorio Veneto) è settimo con 69,87. Brilla l’ucraino Maksym Bohdan che con il suo 83,41 avrebbe trionfato anche nella gara Senior.
LA REDAZIONE
domenica 16 marzo 2014
Vizzoni protagonista della prima giornata della Coppa Europa di lanci
Si è conclusa la prima giornata della Coppa Europa Invernale di lanci, giunta alla XIV edizione a Leiria (Portogallo).È ancora una volta Nicola Vizzoni a meritarsi la copertina Il capitano azzurro, che oggi ha tagliato il traguardo delle 61 maglie azzurre, ottiene un 73,94 all’ultimo dei sei lanci che lo issa al quinto posto complessivo. Sempre nel martello buona la prova di Simone Falloni che manda in archivio un esordio stagionale da 70,23. Settimo con la misura di 60,89 Hannes Kirchler nel disco. Domani la giornata conclusiva della Coppa continentale con dieci azzurri in pedana: Silvia Salis e Micaela Mariani nel martello, Paolo Dal Soglio e Daniele Secci nel peso, Norbert Bonvecchio e Antonio Fent nel giavellotto mentre tra gli under23 ecco in gara Francesca Massobrio nel martello, Elisa Boaro nel disco, Lorenzo Del Gatto nel peso e Mauro Fraressso nel giavellotto.
Alla 61esima maglia azzurra in carriera arriva a un soffio dal podio in Coppa Europa Nicola Vizzoni. Per la precisione sono diciassette i centimetri che lo separano dal terzo posto che va in archivio con 74,11, tanti quanti i metri lanciati dal russo Denis Lukyanov. Vizzoni è ottavo sino all’ultimo lancio dei sei, nel quale trova la bordata da 73,94. Davanti, il vincitore Paweł Fajdek lancia 78,75 con l’ungherese Krisztián Pars a 77,96. In crescendo la serie del capitano della squadra azzurra: 71,44 – 72,49 – N – 70,99 – 72,90 – 73,94. La misura, di circa un metro inferiore al 74,83 siglato in occasione del 27° titolo Tricolore in carriera conquistato tre settimane fa a Lucca, gli vale la quinta piazza. Molto convincente anche l’esordio stagionale di Simone Falloni che nel gruppo B costruisce una serie in continua progressione sino a culminare con un buon 70,23 all’ultimo tentativo (serie: 68,14 – 69.28 – 69,33 – 69.51 – 69,54 – 70,23). L’azzurro di San Cesareo (Roma), quarto agli Europei under 23 di Tampere del luglio scorso, nel gruppo è secondo solo all’ucraino Andriy Martynyuk (71.83).
LA REDAZIONE
sabato 15 marzo 2014
Tricolori paralimpici Indoor e lanci lunghi, oggi e domani ad Ancona
Saranno oltre 200 gli atleti atleti iscritti che parteciperanno oggi pomeriggio e domani mattina ai Campionati italiani paralimpici indoor e di lanci di atletica leggera presso il Banca Marche Palas e l’Italico Conti.
La rassegna tricolore dei Campionati italiani paralimpici di atletica, su specifica assegnazione delle federazioni Fispes e Fisdir, è organizzata dall’Associazione Sportiva e Culturale “Anthropos” di Civitanova Marche con il sostegno e la collaborazione della FIDAL Marche, del Comune di Ancona, del CIP Marche e di altre associazioni e volontari. “La manifestazione – ha detto il Presidente dell’Anthropos Nelio Piermattei – è diventata un momento nevralgico della stagione di atletica. Tanti atleti gareggeranno per una medaglia rappresentando i colori della propria società sportiva di appartenenza. Quest’anno abbiamo sfondato il tetto dei 200 atleti iscritti (226 le iscrizioni, 112 Fisdir e 114 Fispes) e tra essi ci saranno molti atleti reduci dai fasti di Londra 2012, dai Campionati mondiali Ipc di Lione 2013 e ultimo, ma solo in ordine di tempo, da quelli Inas di Reims in Francia, dove si è laureato bicampione del mondo Ruud Koutiki, atleta dell’Anthropos, nei 60 e 200 indoor”.
Non mancheranno gli atleti marchigiani che vestiranno la casacca delle società sportive della regione. Tra questi sicuri protagonisti saranno Assunta Legnante, Ruud Koutiki e Riccardo Scendoni (tutti atleti dell’Anthropos), ma anche Luca Mancioli (della Podif Mirasole) ed altri atleti di livello della stessa Anthropos, della Santo Stefano Sport, dell’Atletica Osimo. I campionati indoor per disabili saranno arricchiti dalla presenza delle scuole nel pomeriggio di sabato con alcune prove dimostrative al fine di divulgare sempre più il messaggio dello sport paralimpico.
da comunicato organizzatori
La rassegna tricolore dei Campionati italiani paralimpici di atletica, su specifica assegnazione delle federazioni Fispes e Fisdir, è organizzata dall’Associazione Sportiva e Culturale “Anthropos” di Civitanova Marche con il sostegno e la collaborazione della FIDAL Marche, del Comune di Ancona, del CIP Marche e di altre associazioni e volontari. “La manifestazione – ha detto il Presidente dell’Anthropos Nelio Piermattei – è diventata un momento nevralgico della stagione di atletica. Tanti atleti gareggeranno per una medaglia rappresentando i colori della propria società sportiva di appartenenza. Quest’anno abbiamo sfondato il tetto dei 200 atleti iscritti (226 le iscrizioni, 112 Fisdir e 114 Fispes) e tra essi ci saranno molti atleti reduci dai fasti di Londra 2012, dai Campionati mondiali Ipc di Lione 2013 e ultimo, ma solo in ordine di tempo, da quelli Inas di Reims in Francia, dove si è laureato bicampione del mondo Ruud Koutiki, atleta dell’Anthropos, nei 60 e 200 indoor”.
Non mancheranno gli atleti marchigiani che vestiranno la casacca delle società sportive della regione. Tra questi sicuri protagonisti saranno Assunta Legnante, Ruud Koutiki e Riccardo Scendoni (tutti atleti dell’Anthropos), ma anche Luca Mancioli (della Podif Mirasole) ed altri atleti di livello della stessa Anthropos, della Santo Stefano Sport, dell’Atletica Osimo. I campionati indoor per disabili saranno arricchiti dalla presenza delle scuole nel pomeriggio di sabato con alcune prove dimostrative al fine di divulgare sempre più il messaggio dello sport paralimpico.
da comunicato organizzatori
venerdì 14 marzo 2014
A Scarnafigi (Cuneo), ‘Sulle Strade dei Campioni’, il primo esperimento di marcia popolare (FIT Walking)
Si sono uniti per la prima la marcia e Fitwalking, il tacco e punta agonistico e la camminata non competitiva per tutti per promuovere, attraverso il coinvolgimento del grande pubblico, la specialità che ha regalato all’Italia tanti momenti indimenticabili. Quattrocento fitwalkers e la vittoria di un azzurro nella prova agonistica hanno impreziosito la prima edizione di ‘Sulle Strade dei Campioni’, primo esperimento di marcia popolare andato in scena domenica a Scarnafigi. Ad aggiudicarsi i 30km è stato l’azzurro Federico Tontodonati (CUS Torino) in un buon 2h14’52. Per il cinquantista torinese si è trattato di una sorta di allenamento controllato che però l’ha visto anticipare discreti specialisti: al secondo posto si è piazzato il ventitreenne cinese Wang Zhendong, da pochi mesi sotto la guida di Sandro Damilano e capace di chiudere in 2h15’10. Al terzo posto Iu Wei, nome relativamente nuovo della marcia cinese (annunciato alla partenza anche del challenge IAAF di domenica prossima sui 20 Km) che chiude appaiato al quarto dell’Olimpiade di Londra sui 20km Cai Zelin in 2h20’49. A livello femminile nettissima affermazione della pluri-medagliata (due volte bronzo mondiale a Berlino e Mosca ed argento a Daegu) Liu Hong che termina i 30 Km in 2h24’23.
Ma i veri protagonisti della manifestazione sono stati proprio i circa 400 fitwalkers che hanno preso parte alla prova sulle diverse distanze dai 10 ai 30 chilometri. Il coinvolgimento del grande pubblico ha perfettamente realizzato anche l’intento degli organizzatori, ovvero promuovere la specialità che tante medaglie ha regalato all’Italia e che proprio a Scarnafigi, piccolo borgo di 2000 anime e terra natale di Sandro, Giorgio e Maurizio Damilano, ha una culla d’eccezione.
Nell’occasione è stata testata anche la “pit lane rule”, sistema di controllo da quest’anno introdotto dalla IAAF per le gare giovanili di marcia che prevede (mutuando i termini dalla Formula 1) una sorta di ‘Stop and Go’: al terzo cartellino rosso (per infrazione al regolamento sancita da un giudice) l’atleta sosta all’interno della Pit Lane per 3 minuti di penalità, al termine dei quali può riprendere a marciare. Al quarto cartellino rosso (ricevuto da un giudice diverso) l’atleta viene squalificato.
(da comunicato stampa organizzatori)
Ma i veri protagonisti della manifestazione sono stati proprio i circa 400 fitwalkers che hanno preso parte alla prova sulle diverse distanze dai 10 ai 30 chilometri. Il coinvolgimento del grande pubblico ha perfettamente realizzato anche l’intento degli organizzatori, ovvero promuovere la specialità che tante medaglie ha regalato all’Italia e che proprio a Scarnafigi, piccolo borgo di 2000 anime e terra natale di Sandro, Giorgio e Maurizio Damilano, ha una culla d’eccezione.
Nell’occasione è stata testata anche la “pit lane rule”, sistema di controllo da quest’anno introdotto dalla IAAF per le gare giovanili di marcia che prevede (mutuando i termini dalla Formula 1) una sorta di ‘Stop and Go’: al terzo cartellino rosso (per infrazione al regolamento sancita da un giudice) l’atleta sosta all’interno della Pit Lane per 3 minuti di penalità, al termine dei quali può riprendere a marciare. Al quarto cartellino rosso (ricevuto da un giudice diverso) l’atleta viene squalificato.
(da comunicato stampa organizzatori)
giovedì 13 marzo 2014
Master, Domenica 16 marzo a Salerno si svolgeranno i Campionati Italiani Individuali e di Società di Cross Master
Ritornano in Campania i Campionati Italiani Individuali e di Società di Cross Master, in calendario domenica 16 marzo a Mercato San Severino (Salerno).
Organizzata dalla Vis Nova di Salerno, la manifestazione è stata presentata alla stampa presso la sede del CONI provinciale alla presenza del Responsabile Organizzativo Giovanni Basile, del Delegato Provinciale del CONI di Salerno Mimma Luca, della presidente della società organizzatrice Anna Pergola e del segretario del CR FIDAL CAMPANIA Marco Piscopo.
Sono circa mille gli atleti attesi sui prati di Mercato San Severino, rappresentativi di tutte le regioni italiane. L’evento metterà a disposizione dei tanti runner anche una grande struttura coperta vicino al campo di gara. L’inizio delle gare è fissato per le 9.30 con il via della categoria SF60.
La Redazione
Organizzata dalla Vis Nova di Salerno, la manifestazione è stata presentata alla stampa presso la sede del CONI provinciale alla presenza del Responsabile Organizzativo Giovanni Basile, del Delegato Provinciale del CONI di Salerno Mimma Luca, della presidente della società organizzatrice Anna Pergola e del segretario del CR FIDAL CAMPANIA Marco Piscopo.
Sono circa mille gli atleti attesi sui prati di Mercato San Severino, rappresentativi di tutte le regioni italiane. L’evento metterà a disposizione dei tanti runner anche una grande struttura coperta vicino al campo di gara. L’inizio delle gare è fissato per le 9.30 con il via della categoria SF60.
La Redazione
mercoledì 12 marzo 2014
Coppa Europa di lanci del 15 e 16 marzo,i convocati per Leiria (Portogallo)
Sabato e Domenica prossimi si disputerà la XIV Coppa Europa Invernale di lanci in programma a Leiria (Portogallo). Per l’occasione l’Italia sarà rappresentata da 19 azzurri (12 uomini e 7 donne) con la squadra Il Direttore Tecnico Organizzativo Massimo Magnani ha ufficializzato l’elenco degli atleti che prenderanno parte alla manifestazione. Saranno i Senior maschile e le due formazioni under 23 al completo, mentre il team assoluto femminile sarà composto dalla primatista italiana del peso Chiara Rosa e dalle martelliste Micaela Mariani e dalla rientrante Silvia Salis.
Tra gli uomini spicca il nome del pluricampione italiano Nicola Vizzoni che si prepara a vestire la sua maglia azzurra numero 61. Convocato insieme a lui un altro veterano dei lanci, il pesista Paolo Dal Soglio che a Leiria raggiungerà le 59 presenze in Nazionale.
lunedì 10 marzo 2014
Conclusi i mondiali indoor in Polonia con l'Italia che rimane a zero nel medagliere
Si sono conclusi ieri i Campionati mondiali indoor a Sopot in Polonia. Purtroppo per L'Italia il computo finale non è soddisfacente.
Finisce con il sesto posto, la finale iridata dell’alto di Marco Fassinotti. Per l’azzurro la quota di classifica è 2,29, ottenuta al termine di un percorso privo di errori (in precedenza salti immediatamente riusciti a 2,20 2,25); lo stop arriva alla misura successiva, 2,32, che risulta il capolinea del Mondiale dell’italiano. A vincere l'oro mondiale è il qatariano Mutaz Essa Barshim, 2,38 (nessun errore su tutte le misure, nessun “passo” fin da 2,20), la stessa quota del secondo classificato, il russo Ivan Ukhov, battuto per aver superato l’asticella al terzo tentativo. Il bronzo va all’ucraino Protsenko, 2,36. “Non sono contento – il commento di Marco Fassinotti – avrei voluto saltare almeno 2,32, che a mio parere è la misura che rappresenta il punto in cui mi trovo, oggi, nel mio percorso di atleta. So che non sarebbe cambiato nulla, sarei arrivato sempre sesto, ma mi avrebbe lasciato più sereno nel valutare la mia stagione. Quel che mi porterò dietro da Sopot è la consapevolezza di quanta strada debba ancora fare per avvicinare il vertice dell’alto: in particolare, devo crescere sul piano agonistico, diventare un buon competitor, come dicono gli inglesi. Domani si ricomincia, passerò qualche giorno di riposo, poi riprenderò il lavoro in vista della stagione all’aperto”.
Margherita Magnani, l'altra italiana impegnata nell'ultima giornata dei Mondiali in sala, è nona nella finale dei 3000 metri. L’evoluzione della gara è la peggiore possibile per l’azzurra: il primo mille passa in un lentissimo 3:24.50, prologo di una fase successiva dai ritmi insostenibili. Quando si comincia sul serio, la cesenate si stacca insieme ad un gruppetto di altre tre atlete, mentre Genzebe Dibaba, la primatista del mondo, in testa, inizia la sua progressione, fino a produrre cinque giri sensazionali: il cronometro accredita l’etiope di 2:38.94 negli ultimi mille metri, per l'8:55.04 conclusivo. Argento a Hellen Obiri (KEN, 8:57.72), bronzo a Maryam Yusuf Jamal (8:59.16). L’azzurra termina in 9:10.13 “Mi spiace un po’ - racconta la Magnani nel dopo corsa – avrei voluto terminare tra le prime otto, ma ho perso l’americana Rowboury e non sono più riuscita a riprenderla. Speravo in una finale diversa: sapendo di valere intorno agli 8:45, avrei voluto un passaggio più veloce, al di sotto dei 3 minuti nei primi mille metri, per poter avvicinare i miei limiti. In ogni caso, sono contenta di come è andato questo Mondiale. Sono cresciuta da ogni punto di vista, soprattutto a livello mentale”.
Finisce con il sesto posto, la finale iridata dell’alto di Marco Fassinotti. Per l’azzurro la quota di classifica è 2,29, ottenuta al termine di un percorso privo di errori (in precedenza salti immediatamente riusciti a 2,20 2,25); lo stop arriva alla misura successiva, 2,32, che risulta il capolinea del Mondiale dell’italiano. A vincere l'oro mondiale è il qatariano Mutaz Essa Barshim, 2,38 (nessun errore su tutte le misure, nessun “passo” fin da 2,20), la stessa quota del secondo classificato, il russo Ivan Ukhov, battuto per aver superato l’asticella al terzo tentativo. Il bronzo va all’ucraino Protsenko, 2,36. “Non sono contento – il commento di Marco Fassinotti – avrei voluto saltare almeno 2,32, che a mio parere è la misura che rappresenta il punto in cui mi trovo, oggi, nel mio percorso di atleta. So che non sarebbe cambiato nulla, sarei arrivato sempre sesto, ma mi avrebbe lasciato più sereno nel valutare la mia stagione. Quel che mi porterò dietro da Sopot è la consapevolezza di quanta strada debba ancora fare per avvicinare il vertice dell’alto: in particolare, devo crescere sul piano agonistico, diventare un buon competitor, come dicono gli inglesi. Domani si ricomincia, passerò qualche giorno di riposo, poi riprenderò il lavoro in vista della stagione all’aperto”.
Margherita Magnani, l'altra italiana impegnata nell'ultima giornata dei Mondiali in sala, è nona nella finale dei 3000 metri. L’evoluzione della gara è la peggiore possibile per l’azzurra: il primo mille passa in un lentissimo 3:24.50, prologo di una fase successiva dai ritmi insostenibili. Quando si comincia sul serio, la cesenate si stacca insieme ad un gruppetto di altre tre atlete, mentre Genzebe Dibaba, la primatista del mondo, in testa, inizia la sua progressione, fino a produrre cinque giri sensazionali: il cronometro accredita l’etiope di 2:38.94 negli ultimi mille metri, per l'8:55.04 conclusivo. Argento a Hellen Obiri (KEN, 8:57.72), bronzo a Maryam Yusuf Jamal (8:59.16). L’azzurra termina in 9:10.13 “Mi spiace un po’ - racconta la Magnani nel dopo corsa – avrei voluto terminare tra le prime otto, ma ho perso l’americana Rowboury e non sono più riuscita a riprenderla. Speravo in una finale diversa: sapendo di valere intorno agli 8:45, avrei voluto un passaggio più veloce, al di sotto dei 3 minuti nei primi mille metri, per poter avvicinare i miei limiti. In ogni caso, sono contenta di come è andato questo Mondiale. Sono cresciuta da ogni punto di vista, soprattutto a livello mentale”.
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