L'inchiesta
del Sunday Times e della tedesca Ard scuote il mondo dell'atletica:
dalle tabelle emerge che i Mondiali di Helsinki 2005 e la specialità
dei 1500 sono quelli con il maggior numero di medagliati con valori
sospetti. La Russia, con 30 casi, è in testa alla classifica degli
atleti con il maggior numero di test “anomali
Le
rivelazioni di Sunday Times e dell’emittente tedesca Ard/Wrd su un
impressionante numero di casi sospetti di doping nell’atletica
leggera - 12.000 test del sangue effettuati da 5.000
atleti dal 2001
al 2012 mostrano valori “altamente anomali” - stanno provocando
le prime reazioni. Il Cio, attraverso il presidente Thomas Bach,
annuncia la tolleranza zero “se le accuse di doping diffuso
nell’atletica saranno provate”. Il britannico Sebastian Coe,
grande favorito per la presidenza della Iaaf – la federazione
internazionale dell’atletica – alle elezioni del 19 agosto,
invita il governo attuale della stessa Iaaf “a prendere molto sul
serio questo materiale e a dare le risposte che il mondo si chiede”.
La Iaaf, dopo una prima difesa d’ufficio, sta invece pensando ad
affidarsi ai legali “perché il database è stato ottenuto senza
permesso” e, quindi, in modo non legale.
1500
IN TESTA — L’analisi dettagliata delle tabelle è un altro
aspetto interessante dell’inchiesta. Quella riguardante le prove di
fondo e resistenza con il numero più elevato di atleti medagliati
con valori sospetti vede in testa i 1.500 m con 29 casi. Seconda è
la 20 km di marcia con 28. Al terzo posto gli 800 con 16. Seguono
5.000, 3mila siepi e 10.000 (15), la 50 km di marcia (13),
eptathlon/decathlon (9) e maratona (6).
HELSINKI
2005 — Nella classifica degli eventi con il maggior numero di
atleti medagliati sospetti, il primato appartiene ai mondiali di
Helsinki 2005 con 21 casi. Seguono i mondiali di Osaka del 2007 (20),
l’Olimpiade di Pechino del 2008 (19), Atene 2004 e le rassegne
iridate di Edmonton 2001-Daegu 2011 (16), i mondiali di Berlino 2009
e quelli di Saint-Denis 2003 (14).
NAZIONI
— La Russia, con 30 casi, è in testa alla classifica degli atleti
con il maggior numero di test “anomali”. Seguono Ucraina (28),
Turchia (27), Grecia (26), Marocco (24), Bulgaria (22), Bahrain (20),
Bielorussia (19), Slovenia (16), Romania e Uganda (13). L’Italia è
fuori dalla Top ten: è al 28° posto con 6 casi, insieme con
Germania, Lituania, Belgio e Messico. Cina, Usa e Francia vengono
dopo di noi, con 5 casi. La Gran Bretagna è a quota 4. In totale,
appaiono in classifica ben 55 Paesi: un quarto del mondo puzza di
doping.
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