Doping: ci risiamo, ennesimo runner keniano squalificato
Il corridore di lunga distanza del Kenya Philip Kangogo giovedì ha ricevuto un divieto di due anni dall’Unità per l’integrità degli atleti (AIU) dopo aver fallito un test antidoping l’anno scorso.
Il 36enne Kangogo è stato sospeso per la presenza e l’uso di una sostanza proibita durante la PZU Cracovia Marathon del 28 aprile scorso in Polonia dove è arrivato terzo in due ore, 13 minuti e 46 secondi.
Il divieto di due anni entrerà in vigore il 31 luglio 2019, il che significa che Kangogo, il vincitore della Kass International Marathon 2014, ha ancora un anno per scontare la presenza dell’ igenamina vietata nelle sue urine.
Kangogo è stato sottoposto a test in gara durante la PZU Cracovia Marathon dove l’atleta ha fornito un campione di urina. Il laboratorio accreditato dell’Agenzia mondiale antidoping (Wada) a Varsavia, in Polonia, ha riportato un risultato analitico negativo il 3 giugno dello scorso anno.
Hanno riscontrato la presenza di higenamina, una sostanza proibita nell’elenco dei divieti di Wada 2019, ma l’atleta non aveva un’Esenzione per Uso Terapeutico (TUE) che consentisse l’uso della sostanza.
Tre giorni dopo, l’AIU ha informato Kangogo a cui era stato chiesto di fornire una spiegazione entro il 13 giugno dello scorso anno e ha anche concesso l’opportunità di richiedere l’analisi del campione B.
Kangogo, che ha insistito sul fatto che non si dopava intenzionalmente, l’8 giugno ha scritto all’AIU affermando di accettare la presenza di higenamina nel campione ma non ha richiesto l’analisi del campione B.
Kangogo sospettava che l’origine dell’igenamina nel campione potesse essere un integratore contaminato poiché forniva ulteriori dettagli sugli integratori che aveva usato prima della PZU Cracovia Marathon.
Il 31 luglio l’atleta avrebbe ammesso di aver commesso la violazione e accettato le conseguenze proposte indicate nell’accusa e, il 7 agosto 2020, ha restituito un’ammissione firmata del modulo di violazione delle regole antidoping e accettazione delle conseguenze dal suo avvocato.
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