Domani sulla spiaggia di Copacabana, per il terzo anno consecutivo, verrà allestito un pistino ad hoc per Usain Bolt che stavolta sfiderà l’olandese Churandy Martina, lo statunitense Ryan Bailey e un atleta brasiliano che uscirà dalle qualificazioni di oggi (tra le donne sono annunciate la statunitense Carmelita Jeter, le giamaicane Veronica Campbell Brown e Kerron Stewart e una
beniamina di casa). Il suo calendario poi prevede, il 2-3 maggio, a Nassau, alle Bahamas, i Mondiali di staffette, dove potrebbe materializzarsi una prima sfida a distanza con Justin Gatlin. E quindi, al momento, i meeting di New York del 13 giugno (prima volta nella Grande Mela dal 2008), di Parigi del 4 luglio e di Losanna del 9.
beniamina di casa). Il suo calendario poi prevede, il 2-3 maggio, a Nassau, alle Bahamas, i Mondiali di staffette, dove potrebbe materializzarsi una prima sfida a distanza con Justin Gatlin. E quindi, al momento, i meeting di New York del 13 giugno (prima volta nella Grande Mela dal 2008), di Parigi del 4 luglio e di Losanna del 9.
Usain Bolt nella città sede dei Giochi 2016 sarà impegnato in un’esibizione sui 100 programmata da tempo e si dà a sport… diversi. Lo portano per una mezzora in una piccola palestra di Mangueira, una delle favela più note tra il migliaio della metropoli brasiliana, non lontana dallo stadio Maracana e il giamaicano dimostra di saperci fare anche a basket. Al tiro fa tre su tre, compresa una triple perfetta. Pare in forma e ben intenzionato. Chi ha la fortuna di assistere non crede ai propri occhi: “Qui disputerò la mia ultima Olimpiade – dice Usain – e non vedo l’ora di gareggiare. Sono emozionato all’ idea che l’appuntamento sia sempre più vicino”.
E’ come sempre disponibile: selfies e video si sprecano. Il sei volte oro a cinque cerchi non si sottrae nemmeno a una volata di una ventina di metri al fianco di un gruppo di ragazzine gasatissime. C’è gente che si aggrappa ai cancelli, pur di riuscire a dare una sbirciatina. «Dopo i successi su 100, 200 e 4×100 a Pechino 2008 e a Londra 2012 – ammette Bolt pensando ai Giochi del prossimo anno – l’obiettivo è la tripla tripletta. E’ un traguardo ambizioso ed è per questo che dovrò sfruttare al meglio questa stagione di avvicinamento. Per ora sto bene e sono soddisfatto di quel che sto facendo. La mia condizione è in crescita». L’allievo di Glen Mills, nel 2015, ha sin qui corso una frazione di staffetta 4×100 (il 28 febbraio, con sconfitta), un 400 (il 13 marzo in 46”37) e un 200 (l’11 aprile in 20”20/-0.2), senza mai allontanarsi da Kingston.
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