Ormai
non passa giorno che non arrivi una segnalazione riguardante le
cattive condizioni delle piste di atletica leggera taliane. Molti
sono ctati i casi segnalati negli ultimi mesi . L'ultima solo in
ordine di tempo arriva dall’atletica leggera valdostana che lancia
il suo grido d’allarme: aumentano gli iscritti, migliorano i
risultati ma lo stato delle piste regionali (Tesolin di Aosta e
Crestella di Donnas) rasenta il degrado.
E
così la stagione 2016 è a rischio, causa costi di intervento
elevati e incertezza sulle tempistiche. Per Jean Dondeynaz,
presidente regionale Fidal: «Le due piste sono usurate e per
entrambe urgono interventi. Per quanto riguarda l’impianto di
Aosta, data la colorazione ancora presente, in apparenza la
situazione sembra normale mentre le corsie rosse sono vetrificate e
quelle gialle sono in condizioni mediocri. Per un nuovo anello
servirebbe un investimento tra i 450 mila e i 600 mila euro. In
questa situazione - continua Dondeynaz - è difficile proseguire con
le attività, senza contare che, con la pista in queste condizioni,
le sole gare che si potranno ospitare saranno quelle regionali».
Dondeynaz spera che «che con il Comune di Aosta e la Regione si
possa tornare a un tavolo per definire modalità e tempi di
intervento. Comprendiamo il momento difficile per gli enti, ma
chiediamo che la questione venga valutata anche sotto il profilo
della salute pubblica: abbiamo oltre 2000 tesserati».
Dal
Comune di Aosta parla l’assessore allo Sport, Patrizia Carradore:
«Considerato il blocco imposto dal Patto di stabilità, il Comune
non può sostenere simili investimenti. La questione è da valutare
insieme alla Regione per trovare canali di finanziamento. La Regione
- continua - potrebbe inserire il rifacimento della pista del Tesolin
all’interno dei lavori mancanti nell’area sportiva, considerando
che, nel complesso, l’impianto di Tzamberlet non è ancora finito».
Scenario
analogo a Donnas per l’anello del campo intercomunale Crestella.
«La pista - dice Cristina Ratto, tecnico del Pont Donnas - in alcuni
tratti si sgretola e in altri è addirittura vetrificata. Dal 2000,
quando è stata realizzata, ha resistito bene, ma ora serve un
intervento radicale. Nella condizione in cui si trova rende
difficile, se non rischioso, l’allenamento. I ragazzi possono
incorrere in infiammazioni e tendiniti. Per questa stagione outdoor -
continua - abbiamo deciso di fermarci con il nostro meeting ma sarà
difficile pensare di riproporlo nel 2016». Guido Yeuillaz, sindaco
di Pont-St-Martin, dice che «da tempo siamo consapevoli della
necessità di intervenire, ma ora non ci sono fondi. Negli anni
avevamo provato a confrontarci con la Regione per dare all’impianto
la “valenza di interesse regionale”. Abbiamo anche cercato
finanziamenti, ma senza fortuna».
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