martedì 19 maggio 2015

Maura Viceconte madrina della Valentina, corsa camminata di giovedi 21 maggio a Torino


Maura Viceconte madrina della Valentina,  corsa camminata di giovedi 21 maggio a Torino
 Maura Viceconte sarà la madrina della Valentina, la corsa-camminata dedicata a tutte le donne e organizzata da Turin Marathon in programma domani a Torino
 “Partecipai alla prima edizione a metà degli anni ’90” ricorda l’ex atleta torinese della nazionale, ancora oggi primatista italiana dei 10.000 m, “allora si correva alla Mandria e il percorso era davvero particolare, tra boschi e sentieri. Ben presto si passò ai viali del Valentino, gli stessi che nel 1997 ospitarono i Mondiali di Cross; un tracciato veloce e pieno di storia, nel quale torneremo tra pochi giorni dopo la scorsa stagione alla Pellerina”.
Per le donne correre non è mai stato facile, in passato per l'educazione piena di pregiudizi, oggi per il rischio di essere importunate o addirittura violentate. “La Valentina è nata proprio per incoraggiare le donne a fare gruppo e a non

rinunciare a uno sport così bello come il podismo” prosegue Maura, “io stessa da ragazza ho vissuto alcune situazioni spiacevoli, in prima persona e nelle parole delle mie compagne di nazionale. Sentivamo che per noi sarebbe stato difficile allenarci con tranquillità; ma abbiamo perseverato e i risultati sono arrivati”.
I più eclatanti, il record nazionale di maratona e quello dei 10.000 (31’05’’57) sulla pista olandese di Heusden, arrivarono nel 2000, anno della seconda partecipazione olimpica a Sidney dopo quella di quattro anni prima ad Atlanta. Cominciata a Susa il 3 ottobre 1967, la storia di Maura Viceconte si è inevitabilmente intrecciata con Torino più di una volta. Tra il ’97 e il 2000 ha corso con i colori di Turin Marathon, componendo un vero e proprio squadrone con Laura Fogli e Maria Curatolo. Nel 2003 è arrivata seconda nella maratona sabauda: “una gara che ricorderò sempre perché pur correndo su strade che avevo percorso tante volte in automobile ho notato mille dettagli cui non avevo mai fatto caso; ma soprattutto la ricorderò perché “giocavo in casa”, per l’entusiasmo della gente”.
Lo stesso entusiasmo che l’ha accompagnata in ogni momento della carriera e anche dopo il suo ritiro, nel 2004. Che le ha permesso di superare dolorosi lutti familiari e una brutta malattia, tornando forte come prima. È stata testimonial dell’Avon Running (progetto che raccoglie fondi per curare i tumori al seno) e nel 2009 ha anche vinto la corsa. “Fu un successo speciale” racconta, “sconfiggere una malattia è una battaglia diversa rispetto a una gara, ma la formazione che mi ha dato lo sport è stata fondamentale per guarire”.
Dall’atletica Maura Viceconte ha acquisito forza e tenacia. Non è mai stata una professionista né ha mai corso per gruppi sportivi militari. “Sono stata assunta alla Savio e mi sono sempre divisa tra lavoro e podismo” spiega, “ringrazierò sempre la mia azienda per avermi dato la possibilità di allenarmi, soprattutto nel periodo pre-olimpico”. E anche dopo aver abbandonato le competizioni non ha mai rinunciato a maglietta e scarpe da ginnastica: “ce l’ho nel dna” assicura, “la mia è una famiglia di sportivi, i miei fratelli sono corridori. E Gabriele ha già iniziato, è due anni che partecipa alla Junior Marathon”.
“Anche adesso che sono moglie e mamma riesco sempre a ritagliarmi un momento per andare a correre” conclude Maura, “la Valentina è anche un invito a tutte le donne, di trovare un po’ di tempo da dedicare a sé stesse nonostante gli impegni, per vivere liberamente lo sport più libero che esista, la corsa”.

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