Primi casi doping ai Mondiali di Pechino: colpiscono il Kenya, Paese leader del medagliere dopo le prime quattro giornate. Joyce Zakary (400) e Francisca Koki (400 hs) sono risultate positive a controlli pre-gara, probabilmente per un’agente coprente di una sostanza non ancora resa nota (forse nandrolone). I test (mirati) sono stati effettuati dalla
Iaaf, presso l’hotel della delegazione africana, giovedì 20 e venerdì 21 agosto, alla vigilia del via dei Mondiali. Le due atlete hanno accettato una sospensione provvisoria. La 29enne Zakary, martedì, avrebbe dovuto correre la semifinale (sarebbe stata nella batteria di Libania Grenot), ma non si è presentata. In batteria, lunedì, aveva migliorato il record nazionale con un clamoroso 50”41, dopo che in luglio era scesa a 51”14, primato di Rose Waithera (51”56) cancellato dopo 31 anni.
Molto meno eclatante il rendimento della 22enne Koki, eliminata al primo turno con un settimo posto in 58”96 (a fronte di un proprio record nazionale di 54”8). La notizia – confermata dalla Iaaf stessa – dopo le tante polemiche recenti, getta un’ombra su tutta la rassegna. Proprio il Kenya era stato al centro delle inchieste e delle rivelazioni della tv tedesca Ard e del quotidiano britannico The Times che tanto scalpore hanno suscitato nelle scorse settimane.
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