La
terza giornata degli Assoluti riporta anche in auge un leone mai
domo. Fabrizio Donato, a 38 anni, strappa il minimo di ammissione ai
Mondiali di Pechino: serviva 16.90, lui dopo un 16.03 e due nulli,
atterra a 16.91 (+0.5). Poi un’altra «x» e un 16.63. Basta per
conquistare pure l’ennesima maglia tricolore davanti alla sorpresa
Stefano Magnini (personale a 16.55/+0.6) e a un atleta, di vent’anni
più giovane di Donato (!), su cui sarà bene scommettere: il 18enne
Tobia Bocchi, una settimana dopo aver conquistato l’argento degli
Eurojuniores, scrive 16.54 (-0.4), primato italiano di categoria
sottratto, dopo 22 e 7 anni, a due califfi come Paolo Camossi (San
Sebastian, 31 luglio 1993) e Daniele Greco (Rabat, 3 agosto 2008) che
lo vantavano con 16.41. Per il portacolori del Cus Parma, al netto
del 16.51 ventoso di sette giorni fa, il progresso personale è
di 35
centimetri.
Marco
Fassinotti non tradisce: meno di 48 ore dopo lo storico successo
nella tappa di Diamond League di Londra, fa suo il titolo italiano
dell’alto volando a 2.30, propria seconda prestazione stagionale
all’aperto dopo il 2.33 di Oslo. L’aviere, soprattutto, sfiora di
un nulla il 2.35 del record italiano. Il primo tentativo è
velleitario. Il secondo fa gridare al colpaccio. Marco, rincorsa
velocissima, si inarca, supera la misura e atterra sui sacconi. Il
giudice sta per alzare la bandierina bianca, il pubblico della sua
città per esultare e lui per rialzarsi estasiato quando l’asticella,
dopo aver a lungo traballato, cade beffarda. Anche la terza prova,
seppur meno incisiva, è significativa. Pare proprio di capire che
l’appuntamento col rimato è solo rimandato. Magari a giovedì al
meeting di Stoccolma o sabato a quello di Eberstadt.
CONTINUITÀ
— "Intanto però – dice il piemontese, sempre severo con se
stesso – non posso che rammaricarmi per l’occasione persa. Un
conto è dire 'potevo farlo', un alto è dire 'l’ho fatto'. Sì,
questo 2.30 mi sta stretto e già immagino i rimproveri del mio coach
Fuzz Ahmed... Ma l’atletica è sempre giusta: ho toccato
l’asticella e l’asticella è caduta. Punto. Resta che sto
acquisendo continuità e che, a prescindere da condizioni e
avversari, sto diventando un buon agonista. Quindi, almeno a metà,
sono soddisfatto. E poi, vincere in casa, è proprio bello". La
sfida con Gianmarco Tamberi è rimandata: il marchigiano, sofferente
al collo, dovrà osservare 4-5 giorni di riposo
Tra
i tanti altri che inseguivano la prestazione che potesse loro
garantire il viaggio in Cina, chi va più vicino a ottenerla è Jamal
Chatbi che nei 3000 siepi, con 8’30”35, resta a 2”35 dal crono
necessario. Diverse invece, tra i più attesi, le controprestazioni.
Gloria Hooper, però, fa la doppietta 100-200: nella gara più lunga,
a impedirle una prestazione più consona, il vento contro (-2.0 m/s):
il 23”48 non le rende giustizia.
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