La
seconda giornata degli Anniversary Games di Londra regala a Renaud
Lavillenie le stesse energie trasmesse da Usain Bolt che nei 100
metri è tornato ad essere il fenomeno con la vittoria in 9"87.
Per il francese invece nuovo 6 metri: 6,03 per la precisione, seconda
volta oltre la soglia delle soglie nella stagione all’aperto, a
quasi due mesi dal 6,05 firmato a Eugene. Segno di pieno ritorno
all’efficienza,
quando mancano solo quattro settimane al mondiale
di Pechino. Alle sue spalle, cresce un nuovo protagonista, il 21enne
canadese Shawn Barber, personale portato ai 5,93 del record
nazionale. Meno felice, al contrario, il ritorno sulla pista
londinese di David Rudisha. Per il campione olimpico e primatista
mondiale degli 800 metri è tempo di rincorrere: il 21enne Nijel Amos
lo passa sul rettilineo, chiudendo in 1:44.57, mentre Rudisha finisce
a dieci centesimi (1:44.67).
Boato
nei 100 metri al femminile: l’olandese Dafne Schippers scende a
10.92 (+0.1, record nazionale), due centesimi in meno rispetto a
quanto fatto a Hengelo in maggio, e oggi sei centesimi meglio della
nigeriana Okagbare (10.98). Movimento anche nei 200 metri donne, dove
la 23enne giamaicana Elaine Thompson, nome nuovo dello sprint
internazionale, firma un eccellente 22.10 (-0.3), togliendo quasi tre
decimi al personale e centrando la prima vittoria personale in
Diamond League. Debutto sul gradino più alto del podio anche per
Marquis Dendy, folletto a stelle e strisce dei salti in estensione: è
suo il lungo, grazie ad una miglior prova misurata a 8,38 (-0.2).
Due
record britannici cadono nel giro di pochi minuti per mano di Dina
Asher-Smith nella batteria dei 100 metri (10.99, vento +0.1, prima
donna UK a scendere sotto gli 11 netti, poi in finale non andrà
oltre gli 11.06) e Shara Proctor nel lungo (6,98, +0.5). Ancora una
prova di grande efficienza per Eunice Sum negli 800 metri: per la
portacolori del Kenya successo netto in 1:58.44 su un gruppo di
avversarie molto qualificate (cinque sotto i due minuti, l’olandese
Hassane seconda con il personale portato a 1:59.46). Asbel Kiprop
conferma il momento positivo di forma, vincendo agevolmente il miglio
in 3:54.87. E’ una conferma, per certi versi, anche quella del
sudafricano Van Niekerk nei 400 metri, esploso a Parigi, il 4 luglio
scorso (con un clamoroso 43.96): sulla pista londinese arriva la
terza vittoria nella Diamond League 2015, con un buon 44.63. Appunti
da Guinness dei primati, per finire, perché non capita spesso di
perdere per un centimetro nel giavellotto: ci riesce Barbara
Spotakova, superata dalla lettone Palameika 65,01 a 65,00.
Giovedì
prossimo, a Stoccolma, ultima tappa Diamond League prima del Mondiale
(trasferta svedese già programmata per la 4x100 azzurra maschile).
Il circuito dei diamanti tornerà in settembre, con le finali di
Zurigo e Bruxelles.
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