Nell'ultima
giornata dei Mondiali allievi di Cali Marta Zenoni porta a casa il
bronzo negli 800 con il tempo di 2:04.15.Oro all'americana Samantha
Watson in 2:03.54 e argento all'etiope Gadese Ejara (2:03.67).
Alessia Pavese settima
(23.86/-0.7 PB a 3/10= dalla MPN di Vincenza Calì) nei 200m vinti
col nuovo primato mondiale allieve da Candace Hill (22.43, battuto il
22.47
dell'altra statunitense Kaylin Whitney). Simone Comini è 9°
(68.43) in una finale del giavellotto frenata da condizioni di vento
non favorevoli ai lanci come nelle qualificazioni: il tedesco Niklas
Kaul - argento dopo aver vinto il decathlon - fallisce l'inedita
doppietta. Si chiude col settimo posto della staffetta 4x400m mista:
gli azzurri sono gli unici a schierare le due ragazze in partenza
(Ilaria Verderio e Linda Olivieri), per sfruttare la rimonta di
Andrea Romani e Vladimir Aceti nella seconda parte. Migliorato il
tempo della batteria (oggi 3:25.29, frazioni da 54.0-55.3-47.8-48.1),
ma le medaglie si assegnano un secondo e mezzo più veloci. Tempo di
consuntivi: uno oro (Stefano Sottile) e un bronzo (Marta Zenoni)
rappresentano il secondo miglior bottino azzurro dopo Bressanone
2009: e si contano otto piazzamenti tra i primi otto (due meno
dell’edizione record di Donetsk 2013, ma con quasi metà organico:
36 in gara a Cali contro 64 in Ucraina). Il totale dei punti dà 29,
anche qui inferiore solo alla classifica di Dontesk (35). Ma la
spedizione italiana ha dato una rara dimostrazione di compattezza e
competitività: a parte i cinque impegnati nelle finali dirette
(marcia e prove multiple), 15 sui 18 atleti delle gare di corsa hanno
superato almeno un turno e nei concorsi la qualificazione in finale è
stata raggiunta da 6 su 13. Quanto a prestazioni tecniche, un totale
di 15 PB e lo storico primato nazionale per Ilaria Verderio nei 400hs
(57.75): altrettanto significativo il tentativo di Stefano Sottile,
che nella sua impresa mondiale ha tentato di migliorare la MPN
dell’alto, vecchia di 37 anni.
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