(Reuters)Il look colorato, ma ingombrante, della campionessa giamaicana: ma quanto l'avranno frenata tutte queste treccine? (Reuters)(Reuters)(Getty Images)La statunitense Jasmine Todd in semifinale (Getty Images)L'olandese Dafne Schippers in semifinale (Afp)(Getty Images)La brasiliana Rosangela Santos (Getty Images)La statunitense Tori Bowie (Afp)(Reuters)La Regina dei 100 donne è lei: la giamaicana Shelly-Ann Fraser-Pryce che conquista il terzo oro in 10
Shelly Ann Fraser Pryce, piccola, con un sorriso disarmante e furbo, cinque margherite all’attaccatura delle treccine verde prato, che quasi le arrivano all’attaccatura dei glutei, non solo porta colore nello sprint, ma è la protagonista assoluta, la donna versione mignon di Bolt, di questa terza giornata mondiale. La giamaicana vince levando il braccio al cielo con 10”76. Alle sue spalle Dafne Schippers, giovane bellona e potente olandese, che brucia le tappe, dopo avere stabilito il primato nazionale nelle semifinale, 10”84, lo ritocca ancora con 10”81. La ventitreenne ha scelto solo tre mesi fa di concentrarsi esclusivamente sulla velocità (lo scorso anno agli Europei di Zurigo vinse 100 e 200), abbandonando l'eptathlon. Scelta azzeccata vista la prestazione odierna. Una donna bianca torna sul podio iridato dei 100 dodici anni dopo la greca Ekaterina Thanou. Agli Stati Uniti è rimasta la magra consolazione del bronzo di Tori Bowie (10"86). La Fraser-Pryce ha già all’attivo cinque ori mondiali di cui due nei 100, uno nei 200 e due nella 4x100, poi è stata anche ora olimpico nel 2008 e nel 2012 nei 100.
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