«Musulmano di me…». Così un amatore di mezza età, di cui per il momento non sono note le generalità, ha insultato El Makhrout, l’atleta marocchino di 35 anni, durante la 24esima edizione del Cross del donatore di Narni, valevole anche come seconda prova del circuito Criterium umbro.
Insulti razzisti davanti ai bimbi L’insulto razzista si è verificato nel bel mezzo della corsa podistica ed è stato nitidamente sentito da diversi testimoni, compresi alcuni tra gli oltre 300 bimbi presenti, genitori, organizzatori e accompagnatori del corridore nordafricano. Di fronte alla becera e ripetuta offesa è scoppiato il parapiglia con gli accompagnatori di El Makhrout, al pari di altri, che non hanno tardato a manifestare tutta la propria rabbia di fronte alle parole del cinquantenne, si sta verificando attraverso il numero della pettorina se appartenga a qualche società sportiva o si sia presentato autonomamente alla gara.
Organizzatori pronti a provvedimenti Immediato l’intervento degli organizzatori, a cominciare dal presidente della società sportiva che ha proposto la giornata, Paolo Proietti dell’Atletica Avis Narni, che a Umbria24 ha raccontato: «È stata una frase tremenda, siamo subito intervenuti per riportare la calma tra gli accompagnatori dell’atleta marocchino, col quale siamo stati costretti a scusarci, nonostante l’amatore non sia di Narni né iscritto alle società sportive della città. Stiamo facendo delle verifiche sul suo conto – dice Proietti – per escluderlo dalle gare organizzate da noi o a cui collaboriamo, ma anche per segnalarlo ad altre società al fine di non farlo più iscrivere a competizioni. Le sue frasi sono state sentite anche dai bambini, circa 300 quelli che erano assiepati alla partenza, e nella sostanza hanno distrutto lo spirito della manifestazione e vanificato ogni sforzo organizzativo».
«Una vergogna, mai capitato in 15 anni» Umbria24 ha anche raggiunto telefonicamente El Makhrout, l’atleta vittima dell’insulto razzista. Il trentacinquenne dal 2000 in Italia e ormai ternano di adozione ha confermato l’accaduto bollandolo come «una vergogna», ma ha anche voluto precisare: «Negli ultimi anni ho disputato centinaia di gare in ogni angolo del Paese e mai mi è capitato di subire offese razziste, né di assistere a episodi analoghi». Conta di denunciare l’uomo che l’ha insultata? «No, non credo proprio».
Fonte: Umbria 24 e Twitter @chilodice, @martarosati28
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