Fresco reduce da Portland, dove sabato ha vinto l'oro nel salto in alto ai Mondiali Indoor Gianmarco Tamberi è stato invitato dagli Houston Rockets per assistere alla gara casalinga contro gli Utah Jazz. Gimbo è un autentico appassionato di basket NBA e, grazie all'iniziativa di Gianluca Pascucci, ha potuto vivere l'evento dietro le quinte e chiudere la serata in bellezza incontrando James Harden, uno dei suoi idoli cestistici.
"E' stata un'esperienza elettrizzante – dice Gianmarco – perché ho avuto accesso a tutto quello che non avevo mai visto prima, quando tre volte in passato sono andato a vedere una partita NBA. Una delle esperienze più belle, interessanti, entusiasmanti della mia vita. Ho visto tutto il backstage di una partita NBA come gli uffici dei manager, talent scout e general manager e ho conosciuto il vicedirettore dei Rockets e tante persone”.
“Sono poi sceso sul campo – prosegue Tamberi - e ho visto la palestra dove si allenano, la fisioterapia dove trascorrono anche il pre-partita e tutta l'area dove lavorano con i video, che è praticamente un cinema con delle poltrone. Una cosa fantastica, stupenda. Poi lo spogliatoio che è una cosa inimmaginabile per quanto è bello: ognuno ha la sua panchina privata a forma di semicerchio con le maglie appese e le scarpe sotto. Nel pre-partita mi hanno fatto accedere ai posti dove passano loro, quindi tunnel, spogliatoio e fisioterapia dove fanno anche le fasciature. Sul parquet ho conosciuto tutti i giocatori: James Harden che è il mio preferito, Motiejūnas, Beasley. E’ stata una gran figata. L’unico peccato è che alla fine hanno perso”.
“La cosa in assoluto più emozionante – conclude Gimbo - è stata conoscere il mio idolo. Quando ho dato la mano a James Harden mi batteva il cuore a mille. Fortunatamente mi hanno presentato come il campione del mondo e quindi mi ha… considerato! Sono riuscito a scambiare due parole e la maglia autografata che mi ha regalato finisce incorniciata, appesa in camera.
Fidal.it
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