Dopo l'annuncio della vittoria di Tokyo per organizzare le Olimpiadi del 2020 che frutteranno alla città nipponica qualcosa come 30 Miliardi di dollari che evidentemente all'Italia non servono nonostante le condizioni disastrose in cui versano alcuni stadi soprattutto di atletica iniziano le polemiche dopo che Il presidente del consiglio Enrico Letta ha avanzato la candidatura dell'Italia per l'organizzazione dei Giochi del 2024: ''L'Italia è un Paese grandioso - ha detto - ma se abbiamo delle scadenze ci impegniamo meglio. E' un tema, quello dei Giochi, su cui lavorerò".
Ma come sempre succede da noi, Roma e Milano le 2 città meglio attrezzate per organizzare l'evento hanno già iniziato a litigare in una disputa che non avrà fine. Il sindaco Marino e il presidente della Regione Lazio, Zingaretti, dicono che la capitale è pronta a riprendere il discorso interrotto da Monti naturalmente migliorando (e non di poco, diciamo noi) le infrastrutture dopo che la decisione sarà definitivamente presa. Ma il governatore della Lombardia, Roberto Maroni, dando seguito a quanto dichiarato dall'assessore allo sport della Regione Lombardia ed ex campione olimpico, il canoista Antonio Rossi, sostiene che grazie agli investimenti per Expo 2015 è Milano la città più pronta per candidarsi.
Dal canto suo Il presidente del Coni, Giovanni Malagò, sembra invece avere le idee chiare su quale città può candidarsi. "Ho sentito il sindaco di Roma, Marino e il Governatore del Lazio, Zingaretti: ci vedremo presto" ribadendo che "C'e' un presupposto di partenza. Senza la vittoria di Tokyo non ci sarebbero state le condizioni per un ragionamento sulle potenzialità di una candidatura che deve tener conto delle persone istituzionalmente coinvolte nella partita. Ad oggi ci sono le possibilità per iscriversi a questa gara ". Sulle frasi di Antonio Rossi: "E' chiaro che, qualora piu' citta volessero avanzare la propria candidatura, toccherebbe al Coni fare le valutazioni, come già successo in passato con Roma e Venezia. Ho molto rispetto di Antonio Rossi ma vorrei capire se parla da assessore regionale allo sport o da membro del Consiglio Nazionale in rappresentanza degli atleti. Nel primo caso, ho rispetto delle sue idee politiche come di quelle di tutti, nel secondo dico che queste cose andrebbero concordate all'interno del nostro movimento".
LA REDAZIONE