Fabrizio Donato |
L’Italia torna dalla ex Coppa europa con una salvezza che visto il pessimo esordio di sabato era difficilmente pronosticabile. Nella giornata di ieri gli azzurri sono risaliti dal decimo posto che sanciva la retrocessione ad un confortante settimo posto che peraltro è lo stesso piazzamento dell’anno scorso in Inghilterra.
Nonostante nessuno sia riuscito a portare a casa una vittoria ne tra gli uomini ne tra le donne, una serie di prestazioni di assoluto livello e di piazzamenti hanno consegnato agli azzurri la tanto attesa salvezza. La copertina degli azzurri se la merita in particolare l’80,37 di Norber Bonvecchio nel lancio del giavellotto, quarta prestazione italiana di sempre, con un azzurro nuovamente oltre gli 80 metri dopo nove anni d’attesa, l’ultimo fu Francesco Pignata.
Il migliore in assoluto però è stato l’inossidabile Fabrizio Donato, secondo nel salto triplo con la misura di 16,82. Ma vanno sottolineati anche i terzi posti centrati da Chiara Rosa nel getto del peso (17,92), Giordano Benedetti negli 800 metri (1:46.45) e Giulia Viola nei 5000 metri (personale portato a 15.40.30). La metamorfosi che regala sorrisi è – anche – figlia di una riunione serale, successiva al rovescio della prima giornata, promossa e gestita dai veterani (in testa i capitani Nicola Vizzoni e Chiara Rosa).
Nonostante nessuno sia riuscito a portare a casa una vittoria ne tra gli uomini ne tra le donne, una serie di prestazioni di assoluto livello e di piazzamenti hanno consegnato agli azzurri la tanto attesa salvezza. La copertina degli azzurri se la merita in particolare l’80,37 di Norber Bonvecchio nel lancio del giavellotto, quarta prestazione italiana di sempre, con un azzurro nuovamente oltre gli 80 metri dopo nove anni d’attesa, l’ultimo fu Francesco Pignata.
Il migliore in assoluto però è stato l’inossidabile Fabrizio Donato, secondo nel salto triplo con la misura di 16,82. Ma vanno sottolineati anche i terzi posti centrati da Chiara Rosa nel getto del peso (17,92), Giordano Benedetti negli 800 metri (1:46.45) e Giulia Viola nei 5000 metri (personale portato a 15.40.30). La metamorfosi che regala sorrisi è – anche – figlia di una riunione serale, successiva al rovescio della prima giornata, promossa e gestita dai veterani (in testa i capitani Nicola Vizzoni e Chiara Rosa).
Guardando un po’ in casa d’ altri, spiccano il 6,90 della tedesca Malaika Mihambo nel salto in lungo (seconda prestazione mondiale 2014), il 67,42 dell’altro tedesco Robert Harting nel lancio del disco, e l’86,13 di Robert Hoffmann (sempre Germania) nel lancio del giavellotto. L’Europeo per Nazioni va alla Germania, che interrompe un dominio della Russia che durava da tre edizioni (vittorie nel 2010, 2011 e nel 2013).
I tedeschi bissano il successo della prima edizione, avvenuto a Leiria nel 2009. La Russia è seconda, ma staccata di undici punti e mezzo. Sul terzo gradino del podio, la Francia, di due sole lunghezze sulla Polonia. L’Italia è settima, come lo scorso anno a Gateshead, ma visto il risultato della prima giornata, il risultato è tutt’altro che scontato o da sottovalutare. Retrocedono Repubblica Ceca, Olanda e Turchia. L’edizione 2015 è in programma a Cheboks in Russia.
I tedeschi bissano il successo della prima edizione, avvenuto a Leiria nel 2009. La Russia è seconda, ma staccata di undici punti e mezzo. Sul terzo gradino del podio, la Francia, di due sole lunghezze sulla Polonia. L’Italia è settima, come lo scorso anno a Gateshead, ma visto il risultato della prima giornata, il risultato è tutt’altro che scontato o da sottovalutare. Retrocedono Repubblica Ceca, Olanda e Turchia. L’edizione 2015 è in programma a Cheboks in Russia.