Visualizzazione post con etichetta Marco Fassinotti. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Marco Fassinotti. Mostra tutti i post

mercoledì 4 marzo 2015

Al via domani i Campionati Europei indoor Praga 2015

Domani iniziano a Praga i Campionati Europei, massima rassegna indoor del vecchio continente. Fino a domenica 8 Marzo saranno impegnati nella 33ª edizione della rassegna continentale in sala circa 600 atleti che rappresenterebbero il record di partecipanti ad un euroindoor.
In chiave individuale nei 60 metri i candidati all’oro sono il campione del mondo in carica Richard Kilty e il connazionale Ujah, un duo capace di compensare l’assenza del leader europeo stagionale Dasaolu.

sabato 17 gennaio 2015

A Birmingham Marco Fassinotti sale a m. 2,32 a due centimetri dal record italiano

Alla prima gara della stagione, il primatista italiano di salto in alto Marco Fassinotti ha superato l’asticella a 2,32  nell’High Performance Centre di Birmingham (Gran Bretagna), l’impianto dove si allena quotidianamente, l’azzurro ha realizzato una progressione limpida, con le misure di 2,16 – 2,20 – 2,23 – 2,26 – 2,29 – 2,32 superate tutte alla prima prova. Poi il torinese, che da inizio 2013 è seguito dal tecnico Fuzz Ahmed, ha attaccato - realizzando tre tentativi molto convincenti – il 2,35 che rappresenterebbe il nuovo primato italiano, migliore di un centimetro rispetto al 2,34 realizzato il 23 febbraio 2014 ai Tricolore indoor di Ancona. . Il calendario agonistico dell’altista prevede la prossima gara il 24 gennaio, in occasione del Moravia Indoor Tour a Hustopeče (Repubblica Ceca). Poi Fassinotti dovrebbe saltare nel Banska Bystrica meeting (Slovacchia) il 4 febbraio e a Trinec (Repubblica Ceca) l’8 febbraio, per poi tornare a Birmingham e infine partecipare ai Tricolore Assoluti di Padova (21 e 22 febbraio).
Fassinotti in agosto è stato settimo ai Campionati Europei di Zurigo mentre nel marzo scorso ha conquistato il sesto posto in occasione della rassegna mondiale indoor di Sopot. La misura realizzata oggi è il suo terzo risultato di sempre alle spalle del primato italiano e del 2,33 saltato ad Arnstadt (Germania) l’8 febbraio 2014. Nell’undicesimo giorno dell’anno, e con molti atleti ancora in attesa di esordire in pedana, 2,32 rappresenta anche la miglior misura mondiale stagionale.

lunedì 10 marzo 2014

Conclusi i mondiali indoor in Polonia con l'Italia che rimane a zero nel medagliere

Si sono conclusi ieri i Campionati mondiali indoor a Sopot in Polonia. Purtroppo per L'Italia il computo finale non è soddisfacente.
Finisce con il sesto posto, la finale iridata dell’alto di Marco Fassinotti. Per l’azzurro la quota di classifica è 2,29, ottenuta al termine di un percorso privo di errori (in precedenza salti immediatamente riusciti a 2,20 2,25); lo stop arriva alla misura successiva, 2,32, che risulta il capolinea del Mondiale dell’italiano. A vincere l'oro mondiale è il qatariano Mutaz Essa Barshim, 2,38 (nessun errore su tutte le misure, nessun “passo” fin da 2,20), la stessa quota  del secondo classificato, il russo Ivan Ukhov, battuto per aver superato l’asticella al terzo tentativo. Il bronzo va all’ucraino Protsenko, 2,36. “Non sono contento – il commento di Marco Fassinotti – avrei voluto saltare almeno 2,32, che a mio parere è la misura che rappresenta il punto in cui mi trovo, oggi, nel mio percorso di atleta. So che non sarebbe cambiato nulla, sarei arrivato sempre sesto, ma mi avrebbe lasciato più sereno nel valutare la mia stagione. Quel che mi porterò dietro da Sopot è la consapevolezza di quanta strada debba ancora fare per avvicinare il vertice dell’alto: in particolare, devo crescere sul piano agonistico, diventare un buon competitor, come dicono gli inglesi. Domani si ricomincia, passerò qualche giorno di riposo, poi riprenderò il lavoro in vista della stagione all’aperto”.
Margherita Magnani, l'altra italiana impegnata nell'ultima giornata dei Mondiali in sala, è nona nella finale dei 3000 metri. L’evoluzione della gara è la peggiore possibile per l’azzurra: il primo mille passa in un lentissimo 3:24.50, prologo di una fase successiva dai ritmi insostenibili. Quando si comincia sul serio, la cesenate si stacca insieme ad un gruppetto di altre tre atlete, mentre Genzebe Dibaba, la primatista del mondo, in testa, inizia la sua progressione, fino a produrre cinque giri sensazionali: il cronometro accredita l’etiope di 2:38.94 negli ultimi mille metri, per l'8:55.04 conclusivo. Argento a Hellen Obiri (KEN, 8:57.72), bronzo a Maryam Yusuf Jamal (8:59.16). L’azzurra termina in 9:10.13 “Mi spiace un po’ - racconta la Magnani nel dopo corsa – avrei voluto terminare tra le prime otto, ma ho perso l’americana Rowboury e non sono più riuscita a riprenderla. Speravo in una finale diversa: sapendo di valere intorno agli 8:45, avrei voluto un passaggio più veloce, al di sotto dei 3 minuti nei primi mille metri, per poter avvicinare i miei limiti. In ogni caso, sono contenta di come è andato questo Mondiale. Sono cresciuta da ogni punto di vista, soprattutto a livello mentale”.
http://api.clevernt.com/07b73577-857d-11eb-a592-cabfa2a5a2de/