L’Athletics Integrity Unit ha annunciato la squalifica dell’atleta Roncer Kipkorir Konga, risultato positivo al testosterone in un controllo effettuato fuori gara. La sospensione, valida dal 16 giugno 2025, comporta anche la cancellazione di tutti i risultati ottenuti da Konga a partire dal 29 dicembre 2024.
Il corridore ha ammesso la violazione delle regole antidoping, ottenendo così una riduzione della pena: da quattro anni a tre.
Test inizialmente negativo, poi la conferma
Il campione di urina prelevato a Iten il 29 dicembre 2024 era stato inizialmente giudicato privo di sostanze proibite dal laboratorio accreditato WADA di Losanna. Tuttavia, ulteriori analisi hanno rivelato la presenza di testosterone e metaboliti non compatibili con una produzione naturale. L’AIU ha chiarito che Konga non disponeva di alcuna autorizzazione terapeutica per l’uso della sostanza.
La difesa dell’atleta
In una dichiarazione pubblica, Konga ha negato di aver assunto consapevolmente testosterone, suggerendo che il risultato potrebbe essere legato a un rimedio erboristico tradizionale preparato da sua madre o a un integratore assunto prima delle festività natalizie.
«Mi fido del mio allenamento e delle mie capacità. Ho preso solo quei due prodotti prima di Natale, niente iniezioni», ha dichiarato.
L’AIU, però, ha ritenuto poco plausibile che tali prodotti fossero la causa della positività.
Sti keniani dono tutti dotati, bisogna ché qualcuno li fermi
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